Gli Angeli dello sterminio Feltrinelli
cover of article Genre: Narrativa

Inhalt

“Il funebre silenzio che regnava sulla città non era l’avviso d’una fine, ma la forza di una sconosciuta apertura”

Testori scrisse questo breve romanzo per raccontare l’Apocalisse a Milano, che poi è il mondo di Testori. Ma “Milano viene nominata una sola volta, ha quasi perso il proprio nome per diventare simbolo di ogni Città maledetta; i morti si accumulano, del Duomo non restano in piedi che le pareti laterali; motociclisti a bordo di Yamaha sventolano bandiere con uno slogan franchista; l’incendio apocalittico parte dal carcere di San Vittore, dove un ragazzo sta morendo di droga; un feto muore all’ultimo piano di un palazzo; ‘le libertà son tutte finite’, il tempo non esiste più; san Carlo uscito dall’urna si mescola ai carcerati e alla folla di un ‘lungo verme processionale’ come quello barocco della peste (‘sterminio’ l’aveva chiamata all’epoca un frate cappuccino); il moderno Giovanni, indegno emulo dell’Evangelista, scrive da defunto l’estremo libro dell’umanità. Eppure sotto una disperazione così abnorme e un così assurdo delirio d’onnipotenza, dietro un così commovente sprezzo del ridicolo, io ci leggo una strana dolcezza – come se qualcosa, in quell’anno passato in ospedale, si fosse chiarito e intenerito nell’anima di Testori”. (Dalla prefazione di Walter Siti)

“In Testori la letteratura soffre di non essere altro che letteratura. Per questo Testori guarda sopraggiungere l’Apocalisse e non compie nessuna revoca, non ritorna a casa.” Sergio Quinzio
WG Image Libro CHF 15.80

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Details/Bemerkungen

Collana: Universale Economica / Formato: Brossura / Pagine: 96