Leo Pari 2016
cover of article Stil: Indie, Cantautoriale, Pop
1.Bacia brucia ama usa
2.I piccoli segreti degli uomini
3.Ave Maria
4.Werther
5.Arnesi
6.Non ci ruberanno mai
7.La seconda volta
8.La fine del mondo
9.I cantautori
10.Dove sei finita tu

WG Image CD CHF 24.40

Bemerkungen

"Spazio" e' il nuovo album di Leo Pari. Quinto disco e terzo in una trilogia iniziata con “Rèsina” (2011) e proseguita con “Sirèna” (2013), "Spazio" è un disco profondamente diverso dai precedenti di Leo Pari. È un disco dal sapore anni 80, che suona come il futuro che nel 1986 era li, a portata di mano. Contiene canzoni con cui Leo ha voluto giocare a nascondino. Non più intimiste, non più cantautorali, non più rivolte a se stesso, ma pop come gli ha insegnato il Lucio Battisti di "Una donna per amico" e "Una giornata uggiosa". Canzoni spesso nate dalla base strumentale, piene di sintetizzatori e suoni dilatati, per cercare prima di tutto immediatezza e dove Leo Pari abbandona il ruolo di protagonista lasciando che testi e melodie parlino al posto suo.

Testi e melodie che mantengono un ruolo dominante nell'equilibrio di queste 10 tracce. Ecco quindi che in "Spazio" troviamo riflessioni importanti sul proprio mondo - "I cantautori sono i depuratori della società" (I cantautori), riflessioni sui rapporti uomo/ donna dal tenore provocatorio - "Scopo con un’altra le ho detto che la amo, ma sto pensando ancora a te" (I piccoli segreti degli uomini), oppure dal tenore più divertito - "Ti porterò a ballare la sera, andiamo fuori per cena, facciamo mattina" (Bacia brucia ama usa). Ma in "Spazio" troviamo anche il passare del tempo, raccontato in modo esistenzialista ne La fine del mondo - "Arriverà la fine del mondo ma non ci stupirà, arriverà con la musica di Beethoven in sottofondo, ma non ci ucciderà" - e in modo più individualista ne La seconda volta "E di colpo avevi 18 anni, partivi con gli amici in Interrail, con i capelli lunghi tutta la vita avanti, era l’estate del ’96". E ancora il crollo dei valori tradizionali “Ave Maria piena di graffi” (Ave Maria).

Un disco molto ricco da tanti punti di vista: suono, immediatezza, contenuti e ricerca musicale.