Perturbazione | 2020 |
(Dis)Amore | Ala Bianca |
Genre: Pop | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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CD CHF 23.90 |
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Remarques
23 i brani che compongono questo ‘concept album’ che si può definire come stratificato, concettuale, variegato, ma che in realtà si sviluppa attraverso il racconto di una storia d’amore. E di disamore.
Due persone che si conoscono, diventano intime, s’innamorano e stabiliscono una relazione affettiva fortissima. Il tempo passa e la relazione - complici le mille distrazioni dentro e fuori il mondo attorno - cambia pelle e porta i due ad allontanarsi sempre più fino a non riconoscersi.
La storia è raccontata con le canzoni che fanno da commento alle varie fasi del rapporto. La scoperta, l’innamoramento, la pienezza della condivisione, il consolidamento, i primi dubbi, le bugie, i silenzi, la distanza, il dolore, le assenze.
(Dis)amore può sembrare un disco “sotto prodotto” (inteso come contrario di “over produced”).
I Perturbazione hanno pensato che questa fosse la direzione giusta quando hanno cominciato a dargli forma. Lontano dalla loudness war, la guerra del volume odierna. È un disco che parla sottovoce, ma con fermezza. Ha per lo più il gusto della sala prove, ed è una scelta. La band è convinta che la forma sia oramai parte della sostanza. Spesso nella prima ci si trova più “vita” che nella seconda e, siccome questo è un disco che vuole raccontare la vita, i Perturbazione ritengono che questa strada sia la più idonea e interessante, che questa forma sia la più aderente alla sostanza.