Respira Crinali, Squilibri
cover of article Genre: Cantautoriale
1.Ascolta
2.La memoria dell'acqua
3.Un'ostrica e una perla
4.Albero maestro
5.Monamour
6.Sale
7.La città della gioia
8.Per sempre proteggo
9.Respira
10.E resta il grano (feat. Neri Marcorè)

WG Image CD + Book CHF 33.40

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Remarques

Formato 14x14, 28 pagine con foto e disegni a colori

“Il respiro è la chiave di lettura del nostro presente. il Covid-19 toglie il respiro, come anche la paura di perdere il lavoro, l’inquinamento delle nostre città, l’acqua del Mediterraneo, se il gommone sul quale viaggi si rovescia, il ginocchio di un poliziotto sul collo o la mano di un marito violento. Ma il respiro è anche la vita che ci abita dentro, l’avvio del nostro parlare e conoscerci, l’innesco e il motore del canto. Un mattino ho aperto la porta e sul mio taccuino si sono radunati lupi, balene e pesci, fiumi, venti e abissi, stelle, foreste e deserti, foglie, rami e alberi d’oro: sono stati loro a farmi strada, canzone dopo canzone. e tra bufere e naufragi ho raccolto storie preziose di persone che, caparbiamente, costruiscono bellezza, consapevolezza ed armonia”.

Così Erica Boschiero su questo suo nuovo lavoro, Respira, ricolmo di grazia e incanto e terso ed essenziale come un soffio vitale. Un album in cui, a tre anni di distanza da E tornerem a baita, piccola perla per lo più nel dialetto delle montagne venete, Erica torna a cantare in italiano in dieci nuove composizioni che risuonano come uno spaccato sulla nostra contemporaneità.

Intrecciando storie di migranti che riposano sul fondo del mare (La memoria dell’acqua) o risplendono nei campi come rubini al sole (Un’ostrica e una perla), di donne abusate dalla stessa mano che incendia foreste e fa strage di animali (La città della gioia), di alberi spazzati via dalle loro montagne da venti eccezionali (Albero maestro) e che nonostante tutto cantano all’uomo canzoni d’amore (Respira), questo nostro frastagliato presente mostra anche crepe che lasciano intravvedere lampi e bagliori di luce: qualcosa a cui si approda solo attraversando il buio (E resta il grano), imparando a restare fermi (Sale), riscoprendo l’atto del respirare, per poi muoversi in una direzione nuova (Ascolta), con l’amore e la cura reclamati da un camminare (Per sempre proteggo), che si nutre di bellezza e di diversità (Monamour).

Con non poche novità sul piano musicale e gli arrangiamenti di Sergio Marchesini, la conferma di una delle voci più belle e luminose della scena italiana oltre che dell'ispirazione e inventiva di una delle nostre migliori cantautrici. E con la partecipazione straordinaria di Neri Marcoré nel brano finale, dove due voci camminano insieme tra campi di grano a tempesta finita.