Attimi di infinito Latlantide
cover of article Genre: Folk, Cantautoriale
Tracklist non disponible

WG Image CD CHF 22.90

Remarques

“Attimi di infinito” è il titolo del nuovo disco di Renato Franchi & His Band, un ossimoro che rappresenta un lungo viaggio fatto di emozioni, esperienze, istanti, raccolti con cura e posati con dolcezza nel contenitore dell’eternità: un omaggio al diritto, alla speranza e all’utopia, per rinascere a nuova vita. Letteratura, poesia, impegno sociale, sogni, orizzonti inediti e poi chitarre, violino, pianoforte, fisarmonica e ritmiche dosate sono gli ingredienti messi al punto giusto per un rock d’autore, tra atmosfere notturne e ballate sognanti.

L’album, il quattordicesimo del cantautore, coinvolge l’ensemble di musicisti che da anni lo accompagna fedelmente nei suoi progetti discografici e nei suoi concerti: Gianfranco D’Adda alle percussioni, Viki Ferrara alla batteria, Dan Shim Sara Galasso al violino, Roberto Nassini alla fisarmonica, Gianni Colombo (pianoforte, tastiere e organo Hammond) e Joselito Carboni (chitarra slide). Sono inoltre presenti due ospiti speciali: Vincenzo Zitello, musicista di valore internazionale, che con la sua arpa celtica ha reso magica e romantica una canzone ispirata alla poetessa Emily Dickinson, mentre Marino Severini dei Gang duetta con Renato in “Ballata della pioggia e delle rose”, un toccante brano di denuncia con tratti poetici, dedicato ai morti sul lavoro per infortunio e per malattia professionale. Il filo conduttore che lega tra loro i nove brani del disco è il tema della “rinascita”. “La stagione dell’amore” di Franco Battiato, unico brano non originale presente nell’album, arrangiata con il solo pianoforte e violino a voler mettere in evidenza il testo e l’interpretazione, è stata il punto di partenza dell’intero lavoro: l’idea che la vita offra sempre nuove stagioni e nuove possibilità è l’orizzonte al quale tendere e al quale sono riconducibili, sia pure nelle diverse sfaccettature, le liriche dei vari brani.

Suggestiva e significativa, in armonia con le tematiche dell’album, è la location del set fotografico in cui sono stati realizzati gli scatti per l’artwork: il parco di San Vittore Olona (MI) adiacente all’ex Opificio Visconti di Modrone, dove sono conservati angoli architettonici strutturali della fabbrica tessile ormai chiusa dal 1990. Un luogo di storia, lavoro e vita vissuta, a testimonianza di un cammino nei ricordi e nella memoria, un incontro tra presente e passato: una ciminiera, un muro di mattoni rosso fuoco, una struttura con arcate, murales e graffiti, segno di un’arte spontanea ed estemporanea, così come il ricordo di tanti lavoratori e lavoratrici che qui spesero le loro giornate, simbolicamente segnano lo scorrere del tempo e vanno a costituire lo scenario visuale del progetto artistico della band.