Potere operaio - La storia. La teoria. Volume 1 DeriveApprodi
cover of article Reparto: Politica e società

Descrizione

Potere operaio nacque nell’autunno ’69 dall’aggregazione fra collettivi di intervento nelle fabbriche attivi già negli anni precedenti e settori del movimento studentesco. Tra i gruppi rivoluzionari sorti nel biennio 1968-1969 è stato considerato il più agguerrito e settario, ma anche – indiscutibilmente – quello dotato di maggiore spessore teorico, continuatore della tradizione «operaista» nata nei primi Sessanta dalle riviste «Quaderni Rossi» e «Classe operaia»: un laboratorio di intuizioni e di elaborazioni sul rapporto capitale/lavoro e sulle sue trasformazioni, che influì sui movimenti di lotta operai e studenteschi ben al di là delle dimensioni organizzative del gruppo. Protagonista della grande ondata di lotte dei primi anni Settanta, esaurì la propria esperienza tra il ’73 e il ’74. Dopo lo scioglimento, molti suoi militanti contribuirono alla formazione della Autonomia Operaia, altri confluirono nelle Brigate Rosse, in Prima Linea o presero parte alla nascita di varie altre formazioni armate. Nel 1979 quasi tutto il suo vecchio gruppo dirigente fu arrestato nel corso dell’inchiesta «7 aprile» e sottoposto ad anni di carcerazione con l’accusa – poi fortemente ridimensionata nei processi – di aver dato vita all’intero fenomeno del terrorismo di sinistra. A quarant’anni dai suoi inizi, la breve ma fiammante vicenda di Potere operaio ha lasciato un segno indelebile nella storia delle lotte di classe. Una traccia ancora utile a orientare la progettualità dei nuovi movimenti che si battono contro il pensiero e l’agire neoliberista.
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Dettagli/Note

Collana: I libri di DeriveApprodi / Formato: Brossura