L'eretico che salvò la Chiesa Einaudi
cover of article Reparto: Religione

Descrizione

Eretico o salvatore della Chiesa? La vita straordinaria di un protagonista dimenticato della storia politica e religiosa del Cinquecento. Giovanni Morone (1509-80) ebbe un'esistenza in apparenza paradossale: due volte legato papale al concilio di Trento – che chiuse nel 1563 salvandolo dal fallimento cui pareva destinato – fu oggetto di gravi accuse di eresia sfociate in due processi inquisitoriali voluti dai papi-inquisitori del suo tempo, Paolo IV (che lo rinchiuse per oltre due anni in Castel Sant'Angelo) e Pio V. Solo la stima e l'appoggio dei sovrani asburgici (il re di Spagna Filippo II e l'imperatore Ferdinando I) gli permisero di sfuggire alla condanna e di tornare a tenere le redini dei principali avvenimenti coevi: dall'alleanza che portò alla battaglia di Lepanto alla crisi della repubblica di Genova. Impareggiabile diplomatico formatosi nella Milano degli Sforza, protagonista dei colloqui di religione nella Germania sconvolta da Lutero, amico di Vittoria Colonna e committente di Michelangelo, vescovo riformatore, Morone fu uomo di grande prestigio europeo, la cui memoria è stata tuttavia riproposta solo in chiave di esemplare prelato cattolico, rimuovendo i drammatici conflitti interni alla gerarchia ecclesiastica che segnarono la sua vita ed ebbero un peso decisivo nel delineare l'identità della Chiesa cattolica nella lunga età della Controriforma.
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Dettagli/Note

Collana: Storia / Pagine: 1160