AA.VV. 2020
Poeti della corte di Federico II Salerno
cover of article Reparto: Poesia

Descrizione

La lirica laica in volgare italiano nasce alla corte di Federico II. È una splendida poesia d'amore, che s'inscrive in modo originale nel florido filone del canto cortese, e che si presenta in uno strumento linguistico nuovo. Tema quasi esclusivo è l'amore cortese della tradizione trobadorica con i suoi codici, i suoi ideali di purezza e di misura, e i suoi valori di cortesia e di raffinatezza spirituale, che rendono possibile la tensione del desiderio e in alcuni casi il suo compimento. Rispetto ai loro predecessori occitanici, anche per la diversa realtà sociale e per il diverso pubblico, i Siciliani si concentrano, tuttavia, più sull'analisi dell'interiorità del soggetto lirico che sullo scambio interpersonale. Soprattutto Giacomo da Lentini - il più grande di questi poeti - inaugura una poetica dell'io, in cui vengono esaminate le emozioni suscitate dal pensiero ossessivo dell'amata "dipinta" nel cuore, per usare una sua fortunata metafora. Questa nuova antologia di 147 testi comprende l'intera produzione del Notaro e di tutti gli altri poeti che la più accreditata tradizione critica lega alla corte di Federico e dei suoi figli. Per la prima volta rispetto alle edizioni correnti sono anche compresi i testi dei poeti occitanici marcatamente tradotti o meglio riscritti dai siciliani. Il cappello introduttivo a ogni lirica e il fitto commento a piè di pagina intendono in primo luogo chiarire il testo e poi mettono in rilievo i legami dei siciliani con i loro antecessori e continuatori. La lunga Nota al Testo elenca e discute i numerosi cambiamenti di questa nuova edizione rispetto alle più recenti edizioni critiche.
WG Image Libro CHF 40.00

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