Elena Ledda | 2009 |
Cantendi a Deus | S'ard |
Genere: Folk, Sardo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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CD CHF 22.90 |
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Note
Elena Ledda, cantante e ricercatrice, apprezzata in tutto il mondo come portavoce della ricca e originale tradizione musicale e linguistica della sua terra d’origine, la Sardegna, presenta il nuovo disco 'Cantendi a Deus', dedicato interamente ai canti sacri della tradizione sarda. L’album nasce da una lunga ricerca che ha evidenziato come in Sardegna i canti sacri mantengano ancora intatta la loro capacità comunicativa insieme con la loro funzione sociale. Soprattutto in precisi periodi dell’anno (Natale, Pasqua, Mese Mariano, Festa del Patrono), essi vengono eseguiti e proposti dalla comunità con la stessa forza espressiva che possedevano anticamente. Si è attinto alla pura tradizione, composto brani originali e, con lo stesso rispetto, rivisto e recuperato, senza snaturarne l’essenza, qualche canto la cui esecuzione si era persa nel tempo. Tra questi: 'S’incominzu' ispirato al quattrocentesco 'Canto della Sibilla' e 'Ave Maria', entrambi di derivazione catalana; 'Orus a su sperevundu' (Dies Irae) e 'Mamma nosta' (Ave Maris Stella), di provenienza gregoriana. Parte predominante hanno i canti dedicati alla pasqua: i momenti della passione e resurrezione di Cristo vengono descritti con canti di rara bellezza espressiva attraverso il dolore della madre Maria. Della tradizione natalizia fanno parte i 'Gocius de su nascimentu', 'Celesti Tesoru' e 'A su nàschere de Gesus'. Attingendo alla vastissima varietà dei Rosari, ancora presenti in tutte le comunità dell’isola, ci si è ispirati a quelli di Orgosolo, Masullas e Esterzili. Vengono proposti anche brani tratti dall’opera del XVII sec. 'Comedia de la passion de Nuestro Señor Jesu Christo' di Antonio Maria da Esterzili, e 'Sa pregadoria', composizione ispirata al modulo della poesia estemporanea campidanese, su testo del poeta Chicheddu Deplano noto 'Olata' (Quartucciu 1763).