Malatesta 2018
Undicibrani Incipit
cover of article Genere: Blues, Pop, Soul
1.Sogno
2.Dimmi come fai
3.Poroppoppò
4.Eppur mi manchi
5.All'auditorium
6.Sei tu
7.Noia
8.Poche parole per te
9.Se lo vuoi
10.Please
11.Non c'è più via di scampo

WG Image CD CHF 22.90

Note

Stefano Malatesta vive la musica con un’intensità e curiosità che, fin dai suoi esordi giovanili, lo hanno portato a privilegiare sempre le esperienze, gli incontri e i progetti, a prescindere da un percorso artistico personale che lo definisse come artista. Stefano ha formato band, ha scritto canzoni per tanti, ha prodotto dischi, ha creato festival, ha dato un palco ai musicisti che stima per suonare in modo confortevole e ha viaggiato in giro per il mondo suonando ovunque si sentisse a proprio agio.

L’album “Undicibrani”, per il musicista e compositore romano, è un appuntamento rimandato troppe volte per fare musica in totale libertà, ma oggi, finalmente, è arrivato il momento di soddisfarlo con la consapevolezza di dover raccogliere in una manciata di canzoni che, organicamente, raccogliessero, una volta per tutte, una moltitudine di esperienze legate ad una visione sempre e comunque assai precisa: la libertà.

Questo album arriva al momento giusto ed assolve il desiderio di Stefano di mettere in mostra quello che lui è oggi, dopo tanta vita fatta di note ed accordi. Undici canzoni che rappresentano emozioni personali, storie private, ma anche un modo di essere e di vedere la vita con tutte le contraddizioni che l’esistenza di mette davanti.

Un linguaggio diretto, semplice ma che offre diversi livelli di lettura e approfondimenti, talvolta, molto importanti. Non solo testi privi di orpelli e soluzioni da mestierante della composizione, ma una musica che sgorga dal cuore di chi la suona. Ecco perché Stefano si è avvalso di una band che lo ha supportato non solo a livello tecnico, ma anche emozionale. Le canzoni suonano armoniche tanto se ascoltate una per una, che se messe in fila con un filo logico.

Per Malatesta la musica è, prima di tutto, condivisione. Tanto quando si ascolta e, ovviamente, quando si fa. Ecco perché Pietro Lussu (pianoforte e piano Rhodes), Francesco Luzio (basso) ed Armando Sciommeri (batteria) sono parte integrande delle registrazioni e dei concerti.

Stefano affronta temi importanti con serietà anche se, spesso, non resiste a colorarle con della sana ironia, mentre situazioni paradossali e divertenti vengono riportate nella realtà di quello che può accadere a tutti, assumendo aspetti di normale serietà. La forza è di essere semplici il più possibile e di non ignorare il fascino della complessità.