Maria Roveran | 2024 |
Genere: Cantautoriale | ||||||||||||||||||||||||
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CD + Book CHF 36.60 |
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Note
Attrice di talento con una passione tutt’altro che segreta per la musica, Maria Roveran si è mossa sempre al confine tra i due mondi, cercando di esaltare nelle sue molteplici attività le connessioni tra immagine e suono.
Nel 2013, alla Mostra del Cinema di Venezia, esordisce come protagonista del film "Piccola Patria" di Alessandro Rossetto, per il quale scrive ed interpreta anche tre brani della colonna sonora. L’anno dopo replica il suo duplice ruolo di interprete e compositrice-cantante anche per la "Foresta di ghiaccio" di Claudio Noce, nel quale recita al fianco di Emir Kusturica. A Venezia ritornerà con altri film, come "Questi giorni" di Giuseppe Piccioni e "Capri Revolution" di Mario Martone, mentre porta in scena classici del teatro segnati allo stesso modo da rimandi alla musica come "L’opera da tre soldi" al Piccolo Teatro di Milano dove, per la regia di Damiano Michieletto, riveste i panni di Polly Peachum, misurandosi anche con la lirica al fianco di grandi interpreti quali Peppe Servillo.
E al suo essere sospesa tra due mondi rimanda, fin dal titolo, il suo nuovo album, nel quale ha intenzionalmente voluto esaltare le affinità tra due ambiti disciplinari che avverte come intimamente propri, nelle modulazioni del viso come nell’articolazione della voce. "Come in un film" è infatti un racconto per parole e suoni che si sviluppa in una prospettiva cinetica, quasi che si levasse su un palcoscenico o si delineasse sotto la luce di una cinepresa, grazie anche alle creazioni sonore di Joe Schievano, splendide textures da soundtrack ma piegate ora all’esigenza della forma canzone.
Dieci brani come temi di dieci colonne sonore, con un uso della voce che sembra stratificarsi tra echi ed elementi di sound design per facilitare, all’ascolto, l’abbandono all’immaginazione. Quasi che il senso stesso della parola possa proiettarsi su di uno schermo, davanti ai nostri occhi o dentro di noi e in quell’immagine, evocata dalla musica, ritrovare infine la pienezza del suo significato.